1. |
Requie(m)
01:03
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2. |
Infamia
02:05
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Questo è il disco dell’insolenza
parolacce e zero prudenza...
Dopo l’Iraq rabbia e sofferenza
ma anche lussuria, follia e demenza
sai danzar con i non morti sfianca...
dieci anni di decadenza e arroganza!
Senza cresta forse abbiam perso attraenza
per chi vive solo di apparenza,
poi c’è chi è in cerca di coerenza
e resta in piedi con in mano un cero di speranza
e invece chi è in cerca di sostanza
insoddisfatto non ne troverà mai abbastanza!
«Infamia dritti in Presidenza!»
come a scuola dopo la supplenza,
esser punk per noi non è tendenza
ma arroganza per sopravvivenza
perché a Modena la convivenza
non è facile e ci si lamenta...
Ma gli Infamia danno dipendenza,
e di noi tu non puoi più fare senza.
Cattani tenera violenza,
Spud è la grande presenza,
Tucci a cassa dritta spaventa
e io non canterò in inglese per far tendenza!
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3. |
Baccanale a Malcantone
03:16
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Il buio ed il sudore, i sospiri ed il sapore,
e altre voci ai piani bassi voglion prender posizione,
le bocce di Lambrusco vuote sopra i tavoli
e una sola candela a fare luce su noi diavoli.
Un groviglio di corpi, forte odore di sesso,
non l’avresi mai detto che sarebbe successo eh?
Movimenti scomposti, il cielo in una stanza,
la disinibizione solo i timidi spaventa!
Tacciano i puritani, sempre pronti a giudicare,
taccia chi è contrario ma vorrebbe provare!
Nell’oscurità del lume non si capisce più un cazzo,
non si distingue più dove i corpi iniziano e finiscono,
versi distorti, forti e ansimanti,
scambisti improvvisati in danze oscillanti
Zero forzature e zero prevaricazione
sesso libero di gruppo, tanta partecipazione
e dopo la tempesta tutti a fare colazione!
passerò anche per sessista perché dico queste cose?
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4. |
Noi siamo i morti
01:59
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Noi siamo i morti, testa bassa e lavorare
ingranaggi di una macchina che non si puo fermare
paghiam per ammalarci e per farci curare
sempre che come Aldro non c'ammazzi la stradale
Noi siamo i morti!
Noi siamo i morti dagli sguardi freddi e assenti!
I morti viventi!
Noi siamo i morti tra alveari in muratura
con facce impallidite da una vita troppo dura,
arranchiamo con fatica fino all'ultimo del mese
paghiam bollette, affitto e accumuliamo mille spese.
Noi siamo i morti, inculati dai padroni
imbottiti di ansiolitici per stare un po' più buoni
parliamo con noi stessi per sentirci meno soli.
Nella societa dei cloni nella societa dei cloni
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5. |
Tenebre padane
03:40
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Nebbia e silenzio assordante
l'autunno abbraccia la morte
campane che suonan lontano
muovono sagome grigie e dissolte
Ghiaccia la landa padana
mazzi di fiori in riva alla strada
gomme scivolan sull'asfalto
e il fosso che diventa una bara
Luci soffuse in città come fuochi fatui tra il cemento
e poi perdersi tra i campi senza punti d'orientamento
Cieca è la bassa emiliana
bendata da un drappo scuro
il falò di qualche puttana
che si riscalda un pò il cuore e il culo
Sesso nei cimiteri
dove mille occhi ti guardano e non dicono niente
l'ansia ti gela il sangue
e non ragioni più lucidamente
Luci soffuse in città come fuochi fatui tra il cemento
brinano immensi campi dove ancora fischia il vento
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6. |
Insonnia
02:42
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Madido di sudore, scomoda posizione,
l’eterno sonno dell’uomo
non mi fa dormire, non trovo riposo!
Non trovo le risposte, dimentico la domanda,
e intanto continua la farsa, la farsa del ‘‘tutto va bene’’
e invece tutto si muove verso l’estinzione!
Invece tutto si muove verso l’estinzione!
Convivo col vostro sonno della ragione
i mostri che avete creato e non riuscite a vedere
vi strapperanno inermi da un letto d’illusione
e anche per voi decreteranno la fine!
M’agito senza sosta buttato dall’altra parte,
il mare di niente che m’isolava
questa volta è in tempesta!
Non voglio ancora accettare, che non esista risposta,
e intanto continua la farsa, la farsa del ‘‘tutto va bene’’
e invece tutto si muove verso l’estinzione!
Invece tutto si muove verso l’estinzione!
Convivo col vostro sonno della ragione
i mostri che avete creato e non riuscite a vedere
vi strapperanno inermi da un letto d’illusione
e anche per voi decreteranno la fine!
Tenete chiusi gli occhi,
io soffro d’insonnia da quando li ho aperti!
Tenete chiusi gli occhi!
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7. |
Ora come allora
02:37
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Ora come allora riaffiorano i ricordi,
i tuoi risentimenti e le tue delusioni,
ma non ti devi abbattere è ora di reagire,
solo tu sai come fare, solo tu ti puoi aiutare!
Ora come allora prega e poi lavora!
China la tua testa aspettando la tua ora,
l’inganno è sempre quello, la soluzione uguale,
continua a lottare! Non starli ad ascoltare!
Ora come allora non è cambiato niente
solo contro tutti affrontando la realtà.
Niente più ti spaventa! Non ti puoi più piegare!
il cappio alla tua gola è ora di spezzare!
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8. |
Droga
04:09
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Guardami mentre mi svesto
dell’abito nero da lutto
e sussurrami dentro l’orecchio
che nudo mi vedi attraverso
veglia il mio corpo sul letto
distrutto da notti folli
ubriache i estasi e sesso
e un continuo pensiero perverso
Col gelo negli occhi ed il fuoco nel cuore
aggiro la vita ed ignoro il dolore
non chiedo più niente soltanto il tuo amore
la mente leggera, la mente?
Col gelo negli occhi ed il fuoco nel cuore
ignoro la vita ed aggiro il dolore
a mente leggera io cerco il tuo amore
non conta nient’altro, niente!
È sale sulle ferite
e ridere delle disgrazie
ma la vita è sempre più infelice
se dieventi schiavo di due righe
pensieri che non si dissolvono
perché il pezzo prima o poi finisce
e non fai neanche più l’amore
perché il cazzo non ti si indurisce
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9. |
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Ho imparato a stare attento al dito in culo a tradimento
Tra confuse grida al vento il qualunquismo ha il sopravvento
e chi non vuol capire il senso sta solo perdendo tempo,
mille voci e il mio silenzio, dei peccati non mi pento!
Ho imparato a stare attento a non far cose senza senso
Tipo l’intrattenimento per il tuo divertimento,
quel che faccio è sentimento e quel che dico è quel che penso
perchè brucio di passione brucio dentro!
Sta attento a non star spento anche se stai morendo dentro!
Sta attento anche se vivere è un ricordo senza tempo!
Attento a non star spento anche se stai morendo dentro!
Attento anche se vivere è un ricordo..
Ho imparato a star attento a viver sempre a cuor contento
senza mai aspettarmi niente lascio fare al mio talento
non mi fido di nessuno evitando il tradimento
io mi fido di me stesso ed è già tanto...
Ho imparato a stare attento ai sacerdoti dentro al tempio
con la verità in tasca e metodi del '400
quelli che per il consenso leccano anche il pavimento
e se potessero scopare anche tua madre lo farebbero
Sta attento a non star spento anche se stai morendo dentro!
Sta attento anche se vivere è un ricordo senza tempo!
Attento a non star spento anche se stai morendo dentro!
Attento anche se vivere è un ricordo..
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10. |
Stam so da dos
02:54
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M’irritano i furbi, cazzo se mi dan da fare!
E coi paraculo faccio fatica a tacere!
Razzisti e bigotti non li riesco a tollerare,
ce li ho tutti addosso e non mi fanno respirare!
Tutti quanti bomber, tutti vanno a comandare,
tutti per il Duce fino a che non si fan male,
tutti che si sentono in dover di dir cagate,
tutti voglion soldi senza dover faticare!
Mollami! Stam so da dos!
Ma sono io il nevrotico...tutto mi fa incazzare,
e tutte quelle Camel io non le dovrei fumare,
non mi dovrei agitare, star zitto ed accettare
di sorridere agli stronzi e intanto farmi anche inculare!
Come sanguisughe tutti vogliono ciucciare,
pregan per se stessi e per gli altri se ne rimane,
tutti sono bravi se li stai ad ascoltare,
tutti sono onesti e sempre pronti a giudicare,
tutti con quel dito che dio ca’ vorrei spaccare,
tutti voi la terra io vi manderei a zappare,
tutti allenatori, tutti che sanno arbitrare
nel circo mediatico del disagio sociale!
Vediamo chi è più pazzo? Stam so da dos!
Ma sono io il nevrotico...tutto mi fa incazzare,
e tutte quelle Camel io non le dovrei fumare,
non mi dovrei agitare, star zitto ed accettare
di sorridere agli stronzi e intanto farmi anche inculare!
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11. |
Spleen
04:45
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Chiuso nella tua stanza
insieme al tuo vizio di stare da solo,
cercando nell'ombra
un poco di luce ed un qualche perdono,
il veleno nel sangue,
le lacrime agli occhi ed i solchi nel cuore
Ancora dolore, ancora rancore!
Chiuso nella tua stanza
il tempo si fonde con le paranoie,
continui a sognare
un posto migliore ed un nuovo avvenire,
e mentre ci pensi
t'illudi, t'incazzi, t'arrendi ed invecchi...
E poi sei da capo, di nuovo da capo!
Chiuso nella tua stanza
tra rabbia, sofferenze, lussuria e follia
ti consumi a rilento
tra le bianche pareti della malattia,
non è mai stato facile
cadere rialzarsi e cucir le ferite
ma siam qui per provarci, e forse riuscirci!
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12. |
L'aria che tira
03:30
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Contro che ti stai battendo? Contro i tuoi mulini a vento?
O la paura che un bel giorno sarai inutile e scontento?
Dimenticato dal tuo mondo, l'unico mondo che conosci
lo stesso mondo che ti annoia, che non ti dà più alcuna gioia.
Con che ti stai confrontando? Coi tuoi ideali da commando?
O la paura che gli stessi ormai ti stiano già annoiando?
Tutti uguali ma frustrati, inconcludenti e sprovveduti
polemici e ripetitivi, incoerenti e recidivi.
Non lo senti che qui non si respira
Non la senti qual'è l'aria che tira?
Sempre la stessa da giorni, mesi, anni
Odor di marcio e dei soliti inganni
Contro che ti stai scontrando? La tua mente sta svanendo,
e non trovi più argomenti che la riportino ai bei tempi
quando ancora ci credevi, quando ancora eri convinto
che bastassero due slogan per poter cambiare il mondo
Una scintilla d'insolenza appica un rogo di slealtà,
e riaccende anche le stelle, che non brillavano da sole,
ma purtroppo non è un gioco, e non puoi fare l'offeso,
o ti schieri con qualcuno o non ne uscirai mai illeso!
Non lo senti che qui non si respira
Non la senti qual'è l'aria che tira?
Sempre la stessa da giorni, mesi, anni
Odor di marcio e dei soliti inganni
Il circo è finito! Paiaz!
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13. |
Ipse dixit
04:32
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Bocche insaziabili di polemiche sterili,
frasi a effetto stupide, paroline magiche,
pascolan le pecore ignare della sorte
condotte dal pastore che le condurrà alla morte
Ipse dixit! L'ha detto lui! Se lo dice lui fidarti tu puoi!
Ipse dixit son tempi bui... Ipse dixit!
Ipse dixit! L'ha detto lui! Se lo dice lui fidarti tu puoi!
Ipse dixit tu con chi stai? Ipse dixit!
Dall'alto dei pulpiti fischiano i megafoni,
campagne elettorali per poveri mortali,
specchi opachi e viscidi, occhio che poi scivoli!
Rampolli scaltri e subdoli ingannano i più fragili
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